Quante volte, osservando qualcosa che ha suscitato in noi forti emozioni, ne vogliamo catturare l’immagine e conservarla per sempre nella nostra scatola dei ricordi. La notte è qualcosa di magico e, una volta imparato a conoscerla, fare delle foto ricordo per alcuni diventa una necessità. Inoltre di notte, la fotocamera può andare al di là di quello che l’occhio umano può osservare. Infatti il nostro cervello ogni ventesimo di secondo cancella l’immagine “ripresa” dai nostri occhi. In questo tempo così piccolo e data la dimensione davvero esigua della nostra pupilla, è davvero difficile raccogliere quei deboli raggi di luce che provengono da così lontano, dalle periferie della nostra galassia e oltre. La fotocamera invece ha una pupilla ben più grande (è il diametro della sua lente) e può raccogliere luce per tempi migliaia di volte superiori a quelli del cervello umano. Ecco quindi che la fotografia astronomica o astrofotografia diviene non soltanto un mezzo per avere un ricordo del cielo osservato ma uno strumento per “vedere” meglio l’Universo.

Purtroppo non è semplice fotografare il cielo notturno in quanto il soggetto della nostra foto è un oggetto poco luminoso e che si muove (non dimentichiamoci che la volta celeste ruota ad una velocità di 15° all’ora). Per evitare l’effetto mosso è pertanto necessario riprendere il cielo con obiettivi a corta focale (grandangolari) e tempi di esposizione brevi. Questo vuol dire avere alta sensibilità (ISO) e grandi aperture. Con queste condizioni ed un cavalletto fotografico necessario per ridurre le vibrazioni è già possibile ottenere i primi scatti astronomici. Se volete cimentarvi e divertirvi con reflex e cavalletto vi consiglio la lettura del seguente articolo.

Rifugio Cazzaniga Merlini, Barzio (LC)

Maggiore sensibilità alla debole luce che ci proviene dall’Universo significa anche maggiore sensibilità all’inquinamento luminoso che, seppur non grave come in altre zone della Lombardia, è comunque presente sul Lago di Como. Per questo motivo è consigliabile utilizzare dei filtri specifici che permettono di ridurre la luce prodotta dai lampioni al Sodio e Mercuio e mitigare quella LED, mantendo praticamente inalterata la luce che ci giunge dai deboli oggetti celesti. Esiste però un filtro che è montato su tutte le fotocamere moderne ed è noto come IR-cut. Questo serve, in luce diurna, ad aumentare la qualità ottica delle fotocamere ed ottenere immagini più incise. Purtroppo di notte, questo filtro blocca la luce che proviene dalle nebulose. Quindi, per ottenere ottime immagine astrofotografiche è necessario portare la propria fotocamere in centri specializzati e far rimuovere il filtro IR-cut. In questo modo la luce delle nebulose potrà raggiungere il sensore della vostra camera che però non sarà, se non utilizzando metodi poco pratici, capace di riprendere correttamente durante il giorno. Ecco quindi il primo grande passo per chi non vuole fermarsi alla fotografia notturna ma divenire un vero e proprio astrofotografo: utilizzare macchine fotografiche dedicate. Queste, come dicevamo, possono essere semplici fotocamere a cui è stato rimosso il filtro IR-cut o camere specializzate per riprese astronomiche (colori o bianco e nero).

Se però la passione per l’astrofotografia vi ha conquistato e sentite la necessità di ingrandire gli oggetti celesti o utilizzare tempi di esposizione più lunghi allora avrete bisogno di un inseguitore astronomico che nella forma più economica e portatile è noto come astroinseguitore. Questo consiste in un motorino in grado di inseguire il moto della volta celeste con una precisione che permette di eseguire scatti di 1-5 minuti con ottiche di lunghezza focale compresa tra i 100 e i 200 mm. Con queste focali potrete riprendere le più grandi nebulosi visibili dai nostri cieli.

Se però volete utilizzare il vostro telescopio per riprendere il cielo, così come fanno i grandi osservatori astronomici, allora si rende necessario l’acquisto di un inseguitore astronomico costoso e poco trasportabile (a volte non trasportabile) noto come montatura astronomica. A questa, costituita da due motorini in grado di inseguire in modo preciso la volta celeste, va ad aggiungersi un sistema di guida (manuale o automatico). Ovviamente un sistema così complesso richiede l’utilizzo di un PC ed una serie di raccordi e lenti correttive. Questo è il punto di arrivo di un buon astrofotografo.

Galassia del Triangolo ripresa da Varenna (LC)

Se invece volete utilizzare il telescopio per riprendere la Luna, i suoi particolari, il Sole o i pianeti allora invece delle fotocamere astronomiche e del sistema di guida, vi basterà acquistare una camera planetaria ed alcune lenti addizionali per aumentare ancora di più la focale equivalente del vostro telescopio. In questo modo con un PC potrete riprendere dei video della Luna, Sole o pianeta e poi software dedicati penseranno a tutto il resto.

Volete iniziare a riprendere il cielo oppure siete fotografi con una voglia matta di sperimentare cose nuove? Volete riprendere i bellissimi panorami del Lago di Como in notturna? Allora cosa aspettate! Scrivete un e-mail a info@larioceleste.it o partecipate agli eventi organizzati da Lario Celeste.